GLI AUTORI DI NERONAPOLETANO
Lucilla Stellato, nata a Salerno nel 1980, si è diplomata al Liceo classico nel 1998 e laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2003, dopo aver partecipato a varie mostre di pittura e incisione e a manifestazioni in ambito nazionale. Successivamente ha conseguito gli attestati per la frequenza ai corsi di fumetto presso la Scuola Italiana di Comix di Napoli.
Disegnatrice di fumetti, ha pubblicato con le seguenti case editrici: Eura Editoriale (Unità Speciale 5 e 10), Edizioni Star Comics (Jonathan Steele Extra 3, Agenzia Incantesimi 5) ed Edizioni Arcadia (L’Insonne 1 e 3, Arcadia Presenta 1 e 2).
Negli ultimi due anni ha insegnato tecniche di incisione presso l’Istituto Superiore Alfano I di Salerno e di recente ha collaborato alla pre-produzione del film Il profumo dei gerani realizzando gli storyboard del soggetto.
Periodicamente realizza illustrazioni nel settore della scolastica per conto della casa editrice Helbling Languages.
Vive e lavora a Salerno.
CS – Raccontaci il tuo Neronapoletano… come hai vissuto quest’esperienza?
Devo dire che si è trattata di un’eseperienza molto coinvolgente e interessante. Mario mi parlò già un annetto fa di questo progetto e accolsi con entusiasmo la sua idea perché mi sembrò subito originale e ardita allo stesso tempo. Inoltre sono stata fiera di aver partecipato alla realizzazione di un albo insieme ai nomi più importanti del fumetto in Campania, disegnatori riconosciuti e apprezzati a livello nazionale (e anche internazionale). Per me, quindi, è stato davvero un grande onore nonché l’occasione di poter conoscere meglio alcuni di loro.
Lavoro in maniera abbastanza assidua in questo campo da 3-4 anni e mi considero ancora un’esordiente con parecchio lavoro da fare per poter raggiungere certi livelli. Ho affrontato le due tavole assegnatemi con molto impegno e tanta voglia di ottenere un buon risultato. Ho iniziato ricercando quanto più materiale fotografico possibile, mi sono anche recata sul posto per scattare delle foto (il mio episodio è ambientato nel cimitero di Poggioreale) per poi concentrarmi sulla resa fedele degli ambienti nel disegno, con particolare attenzione alle inquadrature e ai particolari.
L’albo di NeroNapoletano è, per sua natura, una sorta di catalogo che conferma il talento degli artisti già affermati e presenta i disegnatori più giovani, le nuove leve. Ho pensato, quindi, di sfruttare questo aspetto per potermi dare visibilità. Il mio lavoro è stato apprezzato, quindi posso ritenermi soddisfatta per essere riuscita nell’intento!
CS – Come consideri, nell’attuale panorama del fumetto italiano, un’operazione come questa?
Come ho già riportato nella risposta alla prima domanda si è trattato di un esperimento a mio avviso davvero interessante e impegnativo per tutti, a cominciare da Mario che ha dovuto coordinare l’intera operazione, passando per il lavoro degli sceneggiatori che hanno diviso una storia di 100 pagine in 50 mini episodi, 50 “puntate” a sè stanti ma, allo stesso tempo, facenti parte di un unico insieme, per finire con il compito dei disegnatori che hanno visualizzato e realizzato, ognuno secondo il proprio stile e la propria maturità, le scene e le sequenze suggerite dalle sceneggiature.
Si tratta quindi di un prodotto che evidenzia come l’interesse e la passione per la “nona arte” siano più vivi e spiccati che mai (considerando anche il fatto che, nel caso di NeroNapoletano, non si è lavorato dietro compenso), in Campania così come nel resto della Nazione; è importante che i riflettori vengano puntati, attraverso iniziative come questa, su quella che è la realtà del fumetto in Italia e magari anche su cosa significhi svolgere questa professione, sia che la si porti avanti in maniera più tradizionale o attraverso le sperimentazioni che le nuove tecnologie possono permettere.
È importante mostrare cosa si può fare o cosa si può ancora dire attraverso il media fumetto, attraverso questa forma d’arte che spesso viene ritenuta, a torto, un’attività banale o solo commerciale. Sicuramente le risorse di questo mezzo d’espressione e comunicazione sono infinite e sarebbe il caso che il lavoro che c’è dietro la realizzazione di un fumetto (che ai non appassionati è davvero sconosciuto) cominci ad essere, prima o poi, davvero considerato e valorizzato. Speriamo!
CS – Dopo Neronapoletano, cosa ti aspetta? In quali progetti sei o sarai coinvolta?
Al momento sono in attesa che decolli il progetto di una nuova miniserie del cui staff faccio parte, nel frattempo sto realizzando delle prove per alcune case editrici. È importante tenersi in attività anche nei periodi (forzati) di pausa lavorativa e diffondere il più possibile il proprio lavoro. Insomma, mi sto dando da fare, si continua a seminare e poi si raccoglierà!